“Un pomeriggio per ritrovare la voglia di fare politica” 0
Resoconto dell’incontro “Verso un Comune Virtuoso” della moderatrice Irene Borgna
Di fronte a un pubblico numeroso e molto partecipativo (non poteva essere diversamente!), si è tenuto sabato pomeriggio a Mondovì l’incontro ”Verso un Comune virtuoso”, organizzato da MONDOVI’ in MOVIMENTO.
Il comune denominatore degli interventi dei tre relatori è stato il bisogno di riconquistare la fiducia dei cittadini, restituendo agli attori della democrazia i rispettivi ruoli. Quali? Ai cittadini riuniti in una comunità attiva, informata e coinvolta spetta il compito di partecipare ai processi decisionali, agli amministratori l’incarico di indirizzare e concretizzare le scelte con umiltà, spirito di servizio e nell’ottica del bene comune. Come si riguadagna la fiducia? Dando l’unico esempio possibile – il buon esempio.
È quello che fanno ogni giorno in silenzio, con capacità, onestà e scarsi mezzi, centinaia di giunte comunali in Italia, alla faccia di chi ripete – per aumentare la distanza e il disamore delle persone – che tanto i politici “sono tutti uguali”. Alcune realtà comunali particolarmente efficaci nell’operare a favore di una armoniosa e sostenibile gestione dei propri territori si sono riunite a partire dal 2005 nell’Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi (www.comunivirtuosi.org). Che cosa fanno questi Comuni? Si impegnano a diffondere verso i cittadini nuove consapevolezze e stili di vita all’insegna della sostenibilità, sperimentando e condividendo buone pratiche attraverso l’attuazione di progetti concreti, ed economicamente vantaggiosi, legati alla gestione del territorio, all’efficienza e al risparmio energetico, a nuovi stili di vita e alla partecipazione attiva dei cittadini. Di questa bella esperienza che dura da ormai dodici anni ha parlato con passione il coordinatore dell’Associazione Marco Boschini.
Un altro buon esempio è venuto dal vicepresidente di ANCI Piemonte e assessore del Comune di Villanova Michele Pianetta, che ha portato la sua esperienza come delegato all’Innovazione: un percorso faticoso verso la digitalizzazione delle amministrazioni e dei territori, in grado di offrire nuove opportunità alle comunità locali, ma che si scontra ancora troppo spesso con la lentezza di alcune realtà e con la miopia di quanti ancora guardano con sospetto chi entra in politica a meno di 50 anni.
Un ottimo, originalissimo, irripetibile esempio è arrivato poi direttamente dall’altra sponda dell’Oceano Atlantico, con un collegamento in diretta Mondovì-Bogotà. Dall’appartamento dell’ex “supercittadino di Bogotà”, il regista e scrittore Sandro Bozzolo ha raccontato come un sindaco decisamente “fuori dal comune”, Antanas Mockus, sia riuscito a trasformare nel corso di due mandati il volto di una delle metropoli più caotiche e violente del mondo con nuovi strumenti (la pedagogia e il gioco, due parole bandite dall’attuale dibattito politico) e un nuovo linguaggio – semplice, dritto alla testa e alla coscienza delle persone.
Fare di sei milioni di cittadini diffidenti, scettici e delusi una comunità partecipe e attiva; arginare la piaga dell’alcolismo con una legge diventata un simbolo e uno slogan – la “Legge Carota” e sponsorizzarla calzando il costume di una carota gigante, neutralizzare il traffico fuori controllo sostituendo ai vigili urbani un esercito di clown o mimi – questi sono solo alcuni degli obiettivi eccezionali raggiunti dal sindaco di Bogotà. Risultati incredibili raggiunti con sistemi totalmente rivoluzionari – che se di certo non possono essere importati tali e quali nelle nostre realtà, insegnano che non c’è territorio, per disastrato che sia, classificabile come irrecuperabile – a patto individuare le strategie e i linguaggi giusti per operare il cambiamento, con fantasia e senza paura di uscire dagli schemi della politica tradizionale.
Quello di sabato è stato un incontro all’insegna di temi trasversali, che interessano tutti e che non hanno nessun colore o schieramento, come la riduzione dell’impronta ecologica (delle strutture pubbliche e dell’intero territorio), lo smaltimento dei rifiuti, la mobilità sostenibile, l’interruzione del consumo del suolo che sta deturpando il nostro territorio, l’educazione alla bellezza, il ritorno a una progettazione di ampio respiro capace di guardare oltre i traguardi effimeri, buoni solo per garantire una facile rielezione. Non poteva esserci un appuntamento migliore per avvicinarsi con ancora maggiore consapevolezza all’appuntamento elettorale della tarda primavera, con l’augurio che si trasformi davvero in un’occasione per la comunità monregalese di incontrarsi, partecipare e agire nell’interesse condiviso del territorio, dei suoi abitanti attuali e delle generazioni che raccoglieranno i frutti o pagheranno i debiti delle decisioni prese oggi.
Irene Borgna
(moderatrice dell’incontro)
