Proseguono le “Pietre Resistenti” di MONDOVI’ in MOVIMENTO 0
Gli abitanti di Carassone – e tutti i monregalesi interessati – sono invitati a ripulire l’incisione del nome dei loro avi o conoscenti morti in guerra
Impercettibili macchie arancioni si muovevano rapide, giovedì pomeriggio, ai piedi della Chiesa della Missione in Piazza Maggiore. Erano i volontari di MONDOVI’ in MOVIMENTO, impegnati nell’iniziativa “Pietre Resistenti”, finalizzata a restaurare scritte, lapidi ed epigrafi della città, affinché i sacrifici, i ricordi e gli avvenimenti di un tempo non sbiadiscano negli anni ma si perpetrino, viceversa, di generazione in generazione.
“Qui le armi vollero uccidere l’idea. Le armi caddero, l’idea rifece la patria” recita una delle scritte riportate alla luce e incisa in memoria dei quindici partigiani che tra il 1944 e il 1945 perirono sotto il fuoco nazifascista nel rione di Piazza. Tra loro Antonio Sciolla, Medaglia d’Argento al Valor Militare, caduto nei pressi della Caserma Galliano il 19 gennaio del 1944; Giuseppe Curti e Cesare Iemini, componenti della V° Divisione Alpi – Brigata Valcorsaglia, fucilati proprio al muro della Chiesa della Missione il 6 agosto del ’44; Domenico Arnera, Luigi Borini, Franco Leonardi, Domenico Penazzo, Giuseppe Regis, Giovanni Scotto, Alberto Tallone e Rocco Verdone, trucidati da soldati tedeschi per rappresaglia il 18 dicembre del 1944 in Via Vasco; Enrico Baudino, Luca Eula, Hans Wilke e Tommaso Tomatis, infine, colpiti dal fuoco tedesco ormai in ritirata il 28 aprile 1945 in Piazza d’Armi.
Un’iniziativa, quella di MONDOVI’ in MOVIMENTO dall’alto valore etico e morale, che si sposterà la prossima settimana a Carassone, per cominciare i lavori di pulitura anche sulla grande lapide posta nei giardinetti a fianco della Chiesa Parrocchiale.
“In questo caso, viste le dimensioni dell’epigrafe, i tempi saranno ovviamente più lunghi – fa sapere il Presidente del movimento Gabriele Campora – ma desideriamo fin d’ora invitare tutti i carassonesi, e non, ad unirsi a noi per riportare alla luce i nomi dei loro parenti, conoscenti o amici periti durante i due conflitti mondiali. Ogni singola lettera incisa richiede un’attenta pulitura prima di essere riverniciata e sarebbe bello che a farlo fossero gli stessi discendenti, o chi ha chiara memoria, dei concittadini caduti in guerra. Un gesto simbolico per non dimenticarli”.
Appuntamento allora per giovedì 21 aprile a Carassone a partire dalle 17.45.
Gabriele Gallo
per MONDOVI’ in MOVIMENTO
